Allergie stagionali nei bambini: come riconoscerle e contrastarle

La primavera è la stagione in cui le giornate si allungano, le temperature si alzano e i fiori sbocciano. E’ proprio per questo che, dopo una passeggiata in campagna o semplicemente dopo un pomeriggio trascorso a giocare in giardino, i bambini possono iniziare a starnutire. Un sintomo che, se accompagnato dal naso che cola e dagli occhi arrossati, potrebbe essere provocato dall’allergia stagionale. Nei bambini, infatti, le allergie tendono a comparire nei primi anni di vita, in alcuni casi entro i dodici mesi dalla nascita.

Perché si manifestano le allergie stagionali nei bambini

Nella comparsa delle allergie in un bambino, la predisposizione genetica gioca un ruolo fondamentale. I bambini i cui genitori non sono allergici, infatti, hanno il 10 – 15% di probabilità di sviluppare delle allergie. Le possibilità salgono invece fino al 30% se uno dei genitori è un soggetto allergico. Se invece entrambi i genitori soffrono di allergie la probabilità che lui stesso sia allergico sale addirittura fino al 60-80%.

Nel caso di genitori allergici, quindi, sarà necessario prestare attenzione ad eventuali sintomi che potrebbero essere la spia di una forma allergica. Con l’arrivo della bella stagione, i pollini di alcune piante sono quelli che causano problemi ai soggetti allergici. Tra queste ci sono le graminacee, la parietaria, le betullacee e le oleacee.

Le terapie che possono aiutare a combattere il disturbo nei bambini

Non esiste una cura vera e propria per contrastare le forme di allergia. E’ tuttavia possibile cercare di alleviare e contenere i sintomi ricorrendo ad alcuni farmaci che devono essere prescritti dal pediatra o dall’allergologo. I farmaci più utilizzati sono tuttavia gli antistaminici assunti per via orale. Questi ultimi contrastano l’effetto dell’istamina, una molecola che gioca un ruolo fondamentale nelle manifestazioni allergiche. In farmacia sono disponibili in pastiglie ma anche in gocce per poterli somministrare ai più piccoli.

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