Occhi ed estate: come proteggerli

In estate bisogna prendersi cura dei propri occhi perché la salsedine, la sabbia, il cloro e l’aria condizionata provocano fastidi che possono degenerare fino a diventare una patologia. Gli occhi sono un organo molto sensibile e bisogna averne accortezza, soprattutto in estate perché il caldo può portare alla disidratazione.

Una barriera naturale

L’organo della vista è composto principalmente da acqua, sali, grassi e proteine che creano il film oculare. Esso è una barriera di protezione, nutrimento e lubrificazione, ma quando l’equilibrio idrolipidico viene compromesso si possono avvertire fastidi, bruciore, prurito e la sensazione di avere qualcosa nell’occhio. Anche l’aria condizionata può compromettere la barriera naturale degli occhi perché un ambiente secco e senza umidità può favorire la secchezza oculare. Inoltre, il clima caldo e umido favorisce la proliferazione dei batteri che causano infezioni oculari.

La cura degli occhi parte anche dall’alimentazione

Per prendersi cura degli occhi, soprattutto in estate, è necessario assumere il giusto apporto di vitamine, minerali e omega 3, che svolgono una funzione protettiva e antiossidante. Infatti, permettono alle cellule di resistere allo stress ossidativo e quindi all’invecchiamento, proteggendole dal deperimento e dalla progressiva perdita delle loro funzioni.

In spiaggia bisogna ricordarsi di non esporre direttamente gli occhi alla luce solare e di non toccarli per evitare che si irritino a contatto con la sabbia e la salsedine. A questo proposito può essere utile utilizzare il collirio; una preparazione acquosa sterile in gocce per uso topico che può aiutare in caso di irritazione o infezione. Questo prodotto ha molte funzioni: decongestionanti, idratanti, lenitive, astringenti, antistaminiche e antibiotiche. La scelta del collirio è dettata dall’origine del disturbo e dai sintomi che l’occhio manifesta.

In ogni caso prima di utilizzare un collirio è sempre necessario rivolgersi al proprio medico o farmacista di fiducia.

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